Cosa devi sapere sulla carpa regina


Caratterizzata da un corpo piuttosto robusto, la carpa regina è ricoperta da squame di grandi dimensioni ed è lunga circa quattro volte la sua altezza; il primo raggio della sua lunga pinna dorsale è dentellato e particolarmente duro, mentre la pinna caudale si contraddistingue per i suoi lobi arrotondati, oltre che per le sue dimensioni a sua volta voluminose. Più piccola è, invece, la pinna anale, così come quelle ventrali e quelle pettorali, con le seconde che si trovano in posizione quasi addominale, molto arretrate.

La carpa regina mette in mostra una livrea di colore bruno, con tonalità cromatiche che tendono all’olivastro, in cui non mancano riflessi ramati che diventano più evidenti in corrispondenza dei fianchi per poi sfumare, nelle parti ventrali, in una tinta più giallastra. Il colore delle pinne ventrali, però, tende verso il rossiccio, mentre tutte le altre vanno dall’olivastro al giallastro. Questo pesce è dotato di una testa di forma conica e piccola, con un muso non molto lungo; anche la bocca è piccola, e in più priva di denti: per triturare il cibo, la carpa si avvale delle ossa faringee, che risultano decisamente robuste e sono paragonabili a dei veri e propri morali. La bocca della carpa regina propone delle labbra abbastanza spesse; due barbigli scendono da ciascun lato del labbro superiore.

Una varietà di questo tipo di carpa è la carpa a specchi, che è stata introdotta nel nostro Paese da poco tempo: la sua origine deve essere ricondotta agli incroci che sono stati realizzati in passato negli allevamenti. Rispetto alla regina, la carpa a specchi ha un corpo più massiccio e più arcuato, ma anche più corto; più corta è anche la testa, che è rivestita da squame molto grandi, piuttosto irregolari ed evidenti, disposte anche sui fianchi su due file (a volte su tre), oltre che in corrispondenza delle branchie.


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