Come curare un tatuaggio d’estate


L’estate, si sa, è la stagione meno indicata per tatuarsi, in quanto è più facile danneggiare un lavoro appena fatto per diversi fattori difficilmente controllabili. Se, però, non si resiste alla tentazione e si decide di adornare il proprio corpo con un tatuaggio è necessario stare attenti maggiormente e porre in essere alcuni accorgimenti fondamentali.

In primis, la sudorazione è uno dei fattori che può scolorire prematuramente il disegno, ed in estate si sa, la sudorazione è maggiore. Si può cercare di arginare il problema coprendo il tatuaggio con garza o tovaglioli di carta quando si è fuori casa, in modo da proteggere la zona, e lasciando scoperta la parte tatuata il più possibile.

Infatti, se prima si pensava erroneamente di dover coprire i tatuaggi con la pellicola durante tutto il periodo della cicatrizzazione del disegno (che va da appena fatto a circa 7-10 giorni dopo), adesso i tatuatori consigliano di far respirare il più possibile il tattoo, cosa che in estate va fatta in modo amplificato.

La pellicola non va mai usata? Si, ma solo per proteggere il tatuaggio durante i lavaggi, cioè sotto la doccia o durante il bagno, anche se immergersi nella vasca durante i giorni di cicatrizzazione è fortemente sconsigliato.

Occorre comunque lavarsi sempre con sapone neutro, anche se il tatuaggio non va insaponato qualche goccia di detergente potrebbe sempre “scappare” e quello neutro è il meno aggressivo.

Stessa cosa per la vaselina: se qualche anno fa appariva la scelta più indicata per l’aftercare del tatuaggio, ormai il mito è stato sfatato in quanto è un prodotto che impermeabilizza la zona e non consente al disegno di respirare e quindi di guarire.

Mare, piscina e sole: i nemici per il tattoo

Veniamo poi ad affrontare la questione dei veri nemici estivi per il tatuaggio: sole, mare, cloro. In questo caso vi è un divieto assoluto di esposizione al sole, di bagni al mare, di pisolini in spiaggia e tuffi in piscina. Questo perché il sole, la salsedine, la sabbia ed il cloro danneggiano il tatuaggio appena fatto.

Altrettanto sconsigliato è l’utilizzo di lampade solari, certo a tutti piace andare al mare già con un bel colorito che fa tanto estate, ma in caso di tatuaggi “freschi” occorrerà limitarsi e farne a meno.

Nel periodo successivo alla cicatrizzazione, generalmente dopo circa una quindicina di giorni, ci si può recare in questi luoghi con più tranquillità. Bisogna ricordarsi, però, che il tatuaggio è pur sempre una ferita aperta per i primi periodi, ed i batteri potrebbero infettarla compromettendo per sempre il disegno.

Bisogna comunque proteggere la zona con delle creme solari con alto fattore di protezione, (da 50 in su, preferibilmente protezione totale), meglio se si tratta di prodotti specifici per tatuaggi, e durante l’esposizione diretta al sole bisogna coprire la zona con un panno capace di filtrare i raggi uv.

Una volta tornati a casa, poi, occorre sciacquare immediatamente il tattoo e lavarlo con un buon sapone antibatterico. Successivamente, è necessario applicare un velo di crema idratante, anche in questo caso un prodotto studiato appositamente per i tatuaggi è preferibile.

 


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