Cosa si intende per franchising

guida al franchising

Aprire un negozio è un bell’impegno, soprattutto sul versante economico. Le spese da affrontare sono davvero tante e una di quelle che pesa di più è proprio il magazzino. Acquistare il primo stock di merce per poter aprire senza aver ancora fatto un quattrino è un impegno da non sottovalutare. D’altronde non se ne può fare a meno di avere la merce dentro con un campionario in grado di soddisfare qualsiasi richiesta dei clienti quando entreranno per la prima volta. Una soluzione per risparmiare e andare dritti all’obiettivo può essere quella di concludere un accordo di franchising con la merce in conto vendita.

 

Il marchio

Appena decisa la tipologia di prodotto, che sia di maglieria o di caffè macinato, la prima cosa che ci si chiede è quali marchi esporre, se tutti o solo le marche migliori, se puntare alla qualità o alla vendita a basso costo. I negozi di merce all’ingrosso, o a basso costo, generalmente sono imprese che hanno già un rapporto consolidato con i distributori e sanno di poter contare su prezzi particolarmente buoni.

 

La qualità

Per chi inizia scegliere di puntare sulla qualità probabilmente è più facile. Magari la clientela sarà di meno, il guadagno stenterà a raggiungere dei numeri apprezzabili, ma sarà più facile fidelizzare un piccolo gruppo di clienti che poi farà da grancassa nel proprio ambiente. Per chi sceglie la qualità si aprono, oggi, due alternative: o sceglie i migliori marchi sul mercato, riempie il magazzino e svuota le tasche, o va in franchising, scegliendo di sponsorizzare un solo marchio.

 

Cos’è il franchising

Fondamentalmente è un accordo commerciale che si equipara al vecchio rapporto da monomandatario dei rappresentanti di commercio, cioè si rappresenta e si vende il prodotto di un solo marchio, con la differenza che lo si fa in un negozio e non viaggiando tra i clienti. Ma non è solo questo. Di fatto si distingue dal rapporto commerciale perché si identifica legalmente come un contratto di collaborazione tra imprese indipendenti.

 

La collaborazione

La collaborazione in questo caso riguarda la commercializzazione dei prodotti dell’una da parte dell’altra e la cessione dell’uso del marchio dall’azienda produttrice a quella che li vende, insieme al supporto tecnico e tutte le informazioni riguardanti il prodotto commercializzato. Ovviamente a stabilire i livelli di qualità della commercializzazione è l’azienda concessionaria del marchio, che ottiene in cambio di una percentuale sulle vendite. All’accordo in genere la concessionaria chiede all’azienda una quota di affiliazione.

 

I vantaggi

Soprattutto sulle spese iniziali, infatti le voci riguardanti il personale alla vendita, la promozione, il rischio d’impresa, l’arredo del locale, vengono ripartite tra le due aziende. Poi il marchio conosciuto, che consente alla seconda di radicarsi molto più facilmente e velocemente sul territorio potendo contare su una clientela già fidelizzata. Se poi prende la merce in conto vendita, la paga solo dopo averla venduta. All’impresa che commercializza rimangono le spese riguardanti il negozio e comunque la sua indipendenza aziendale.

 

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